
Quando Il Dolore Non Passa
Il dolore fisico e la sua cronicità
Fitto o pulsante, lancinante o pervasivo, il dolore fisico cambia le nostre giornate e condiziona pesantemente i ritmi di vita, l’umore, le relazioni personali e lavorative. Se, poi, questo dolore non passa, perché diviene cronico e decide di accompagnarci negli anni, non si può sopportare in silenzio, perché diventa una vera e propria malattia e come tale va curata.
Il diritto a non soffrire
Una nuova prospettiva sul dolore cronico è stata aperta dalla Legge 38 del 2010 su cure palliative e terapia del dolore, che ha sancito per tutti il “diritto a non soffrire” e l’“obbligo” del medico a prendersene cura - qualunque ne sia la causa - riconoscendo al dolore la stessa dignità delle altre malattie.
Chi colpisce
In Italia si stima che una persona su 4 soffra di dolore cronico (oltre 15 milioni di individui), ma solo la metà dei pazienti si rivolge ad un medico per risolvere il problema e meno della metà (47,7%) segue un trattamento, che, però, si rivela inefficace nell’83% dei casi. È quanto emerge da una ricerca effettuata dall’Associazione Vivere senza dolore. L’identikit del malato-tipo è quello di una donna, con più di 60 anni, che soffre soprattutto a causa di artrosi, osteoporosi, artrite reumatoide, fibromialgia, dolori osteoarticolari.
FANS: i farmaci più utilizzati
Per quasi 9 intervistati su 10, il dolore ha un pesante impatto sulla vita quotidiana. Quando compare il dolore, nonostante sia di grado moderato-severo, la scelta prioritaria dei medici italiani è l’impiego dei FANS, gli antinfiammatori non steroidei. Tuttavia, questi alleviano i sintomi solo al 16,9% degli intervistati. Ancora tabù gli oppioidi, utilizzati solo nel 6,9% dei casi.
Pregiudizi duri a morire
L’Italia è fra gli ultimi Paesi europei per consumo di oppioidi. Il pregiudizio su questi farmaci è duro a morire, nonostante siano efficaci nel trattamento di molte sindromi dolorose croniche. Gli oppiacei sono a carico del Servizio Sanitario e sono più facili da prescrivere dopo la Legge 38.
Alcuni passi avanti
Fra il 2010 e il 2011, in Italia si è registrato un incremento del 30% delle confezioni di farmaci oppioidi venduti per il controllo del dolore. Tuttavia, il consumo medio è ancora lontano dalla media europea.
I centri per la terapia del dolore
C’è una richiesta di terapie più appropriate e di una maggiore informazione. Quasi tre pazienti su quattro incontrano difficoltà ad individuare i Centri specializzati. L’Associazione Vivere senza dolore ha avviato una Campagna itinerante per migliorare la conoscenza della Legge 38.