Forza della Natura

All’inizio della stagione fredda spesso si manifestano sintomi di stanchezza fisica e mentale, accompagnati da umore “nero”. Si tratta di un normale fenomeno di adattamento che può essere superato con l’aiuto di alcune piante dette “adattogene”.

Terminato il periodo delle vacanze, riprendere il ritmo della vita “ordinaria” può essere difficile. In questa delicata fase di passaggio dall’estate all’autunno può capitare di sentirsi stanchi, malinconici e di cattivo umore. In genere le cause di queste condizioni sono di carattere sia fisico che psicologico.

Qualora si sospettasse un quadro depressivo, è bene consultare il proprio medico. Invece, per i disturbi minori, il vostro farmacista di fiducia può aiutarvi a ritrovare vigore con rimedi naturali specifici: gli adattogeni.

Si definisce adattogeno una pianta o un prodotto, di origine vegetale, che rafforza la nostra capacità di adattamento e la nostra capacità di reagire allo stress attraverso un meccanismo d’azione mediato da ormoni, soprattutto il cortisolo, e dal sistema immunitario. Quello più famoso è il Ginseng, che contiene una serie di principi attivi, detti ginsenosidi. Altre piante includono l’Eleuterococco, la Rodiola, la Griffonia e la Maca.

Gli adattogeni sono presenti in svariati integratori naturali che possono essere assunti per via orale. Si presentano spesso in capsule o compresse, stick bevibili e gocce orali. Sono associati a vitamine, sali minerali e ricostituenti naturali e sono presenti anche in integratori per sportivi.

Perché il rimedio sia appropriato, efficace e il suo utilizzo sicuro, è necessario chiedere informazioni precise al farmacista riguardo alla posologia. Ad esempio, il Ginseng, l’Eleuterococco e la Maca vanno presi dopo la colazione o il pranzo, ma non la sera. La Rodiola e la Griffonia funzionano meglio se prese al mattino ed alla sera.

Ad esempio, se si è in cura con farmaci antidepressivi, non si possono assumere adattogeni. Il trattamento non deve superare i trenta-quaranta giorni e può essere ripetuto due o tre volte l’anno. Non possono essere utilizzati nei bambini e nelle donne durante la gravidanza o l’allattamento.