
Giovani: rischi e stili di vita
ALCOL: 8,5 MLN DI ITALIANI A RISCHIO, SI INIZIA GIÀ A 11 ANNI
Sono più di 8,5 milioni gli italiani che consumano alcol in modo rischioso per la salute: si tratta di adolescenti tra gli 11 e 17 anni, che non dovrebbero mai consumare bevande alcoliche, i giovani di 18-24 anni con il fenomeno del “binge drinking”, le abbuffate di alcol, e gli anziani tra i 65 e 74 anni con un consumo giornaliero non moderato. È questo uno dei dati che emerge dalla relazione del Ministero della Salute al Parlamento sull’alcol. Negli ultimi dieci anni nel nostro Paese c’è stato un progressivo cambiamento dei comportamenti di consumo di alcol. È sempre meno diffuso il modello tradizionale basato sul bere vino durante i pasti di ogni giorno, che persiste tra adulti e anziani, mentre si consolida il consumo occasionale e fuori pasto. Continua ad essere una criticità il fenomeno del “binge drinking” soprattutto tra i più giovani.
ENERGY DRINK E BIBITE LEGATI A IPERATTIVITÀ E DISATTENZIONE
Bambini e teenager dovrebbero evitare il più possibile bibite troppo zuccherate e contenenti caffeina: uno studio su oltre 1.600 dodicenni mostra infatti che l’eccessivo consumo di queste bevande, in particolar modo Energy drink, aumenta il rischio di difficoltà di attenzione, iperattività, disturbi del comportamento. Condotto presso la Yale University, il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Academic Pediatrics. Il rischio iperattività aumenta del 66% per i ragazzini che consumano energy drink, e più in generale aumenta col consumo di bibite zuccherate.
MANGIARE FRUTTA DA TEENAGER AIUTA A PREVENIRE IL CANCRO AL SENO
Per prevenire il cancro al seno bisogna agire presto, sin dall’adolescenza, adottando una dieta sana che preveda almeno 3 porzioni di frutta al giorno, specie banane, mele e uva. È quanto suggerisce uno studio condotto presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston secondo cui mangiare frutta da ragazze riduce il rischio futuro di ammalarsi di cancro al seno.
OCCHIO AL PESO IN ADOLESCENZA: PEGGIORI FUNZIONI COGNITIVE FUTURE
Meglio stare attenti al peso in adolescenza. Un indice di massa corporea (Bmi) alto in questa fase della vita può incidere negativamente sulle funzioni cognitive future, anche se poi magari si dimagrisce. È quanto emerge da uno studio della Hebrew University-Hadassah Braun School of Public Health and Community Medicine, in Israele, pubblicato sulla rivista Journal of Alzheimer’s Disease.